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Carissimi ribelli,
Dopo quattro lunghissime giornate, gli americani hanno finalmente parlato. Hanno rifiutato di spendere altri quattro anni a difendere la produzione di combustibili fossili e negare l'esistenza del cambiamento climatico. Hanno eletto un presidente che prenderà nuovamente parte agli Accordi di Parigi e ha promesso una rivoluzione energetica. E in tutto questo, ci hanno trasmesso qualcosa di molto prezioso: speranza.
Altri segnali positivi arrivano dalla politica asiatica. Il Giappone e la Corea del Sud si sono impegnati ad azzerare le proprie emissioni entro il 2050, seguiti a ruota dalla promessa della Cina di fare lo stesso entro il 2060.
Tuttavia, la crisi climatica è già qui. Per un politico è fin troppo facile stabilire scadenze future e pianificare riforme ambiziose quando la scienza e la testimonianza di numerosi individui ci mostrano che è necessario agire ora. E per quanto questi obiettivi governativi siano un passo verso la giusta direzione, la distruzione ambientale continua indisturbata in ogni dove.
La Red Brigade in lutto di fronte all'abbattimento di una foresta per fare spazio ad un'autostrada in Germania.
In quest'edizione vi presenteremo moltissime storie sulla distruzione di foreste in ogni angolo del pianeta. Sappiamo che questi ecosistemi sono essenziali per la nostra sopravvivenza, sia per contenere le emissioni di CO2 che per trattenere la diffusione di malattie, eppure la devastazione continua a livello globale. Per quanto ancora possiamo continuare a dare la priorità all'industria, alle infrastrutture o alla nostra comodità a scapito della vita stessa?
Vi parleremo anche delle proteste che abbiamo organizzato in quattro grandi capitali europee, un ulteriore segnale che nonostante la pandemia il nostro movimento continua a combattere per ottenere tangibili progressi politici che possano proteggere il nostro pianeta.
Ribelli italiani bloccano il quartier generale della compagnia petrolifera nazionale ENI.
Poco prima di perdere le elezioni, il presidente americano uscente ha aperto il Parco Nazionale Tongass in Alaska al disboscamento, mettendo in pericolo la più grande foresta pluviale a clima temperato in tutto il mondo. L'allontanamento di individui così distruttivi merita di essere festeggiato, ma ora dobbiamo lottare per liberarci anche di certe abitudini distruttive. Inutile mentire, la disobbedienza civile serve ora più che mai.
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Contenuti
- Riassunto delle azioni
- XR Libera
- Annunci
- Da leggere
Riassunto delle azioni
La lotta per la foresta di Bugoma
OTTOBRE | Bugoma, Uganda & Goma, Repubblica Democratica del Congo
I ribelli ugandesi stanno lottando contro la distruzione di ampie fasce di foresta per fare spazio a piantagioni di canna da zucchero.
Numerosi esperti di tutela ambientale sono concordi nel sostenere che distruggere anche solo una minima parte dell'ecosistema formato dalla foresta tropicale di Bugoma avrebbe conseguenze devastanti sulla flora e fauna locale, e potrebbe perfino influenzare la portata del Nilo.
I ribelli ugandesi si sono uniti ad altri gruppi ambientalisti in una corsa di 10 km per attirare l'attenzione generale sul progetto di disboscamento e hanno portato una petizione di fronte al parlamento ugandese per fermare la distruzione.
Foto: XR Uganda
A seguito dell'inizio delle procedure di disboscamento, l'esercito ha arrestato e attaccato numerosi attivisti e giornalisti coinvolti nella disputa.
Nonostante questo, i ribelli ugandesi sono stati incoraggiati dal supporto ricevuto a livello internazionale. Il governo ugandese è stato citato di fronte al Tribunale dell'Africa Orientale, e altre organizzazioni internazionali compresa l'Unione Europea hanno condannato il progetto di disboscamento.
Le manifestazioni hanno seguito di poco le proteste dei ribelli nella confinante Repubblica Democratica del Congo. Ribelli del gruppo XR Université de Goma hanno condannato i continui tentativi di legalizzare trivellazioni petrolifere nel parco nazionale di Virunga, annoverato tra i patrimoni mondiali dell'umanità dall' UNESCO.
Dipinti di verde e coperti di foglie, i ribelli hanno sfilato attraverso Goma chiedendo di porre fine alla distruzione ambientale.
Per maggiori informazioni su XR Uganda e le loro azioni future, seguiteli su Twitter.
Foto: XR Université de Goma
Decreto Omnibus: si apre il sipario sulle foreste indonesiane
5 OTTOBRE | Jakarta, Indonesia
Un ribelle durante le proteste (‘Mosi Tidak Percaya’ significa ‘Mozione Senza Fiducia’).
Il governo indonesiano ha approvato una nuova legge che distruggerà la foresta della regione, la terza più grande del mondo.
Il ‘Decreto Omnibus’ è stato presentato come un modo per sostenere l'industria e rilanciare l'economia nazionale dopo le restrizioni imposte dal COVID. Ma questo decreto, il cui testo è di oltre 1000 pagine, è stato concepito molto prima della pandemia, è stato presentato in tutta fretta in parlamento per evitare copertura mediatica e infrange leggi sulla protezione ambientale e i diritti dei lavoratori al punto che anche investitori internazionali lo hanno citicato. Molti dei firmatari del decreto hanno legami con l'industria del carbone.
Foto: AntaraFoto/Basri Marzuki
Studenti e lavoratori sono insorti in tutto il paese per protestare contro il decreto, ma la violenta reazione della polizia ha impedito a XR Indonesia di partecipare ufficialmente alle proteste. Migliaia di indonesiani sono stati arrestati per essersi semplicemente riuniti in pubblico, e resoconti di episodi di brutalità da parte della polizia e successive rivolte stanno circolando in ogni dove. Almeno due studenti sono stati ricoverati con ferite alla testa.
XR Indonesia si sta coordinando con altri gruppi ambientalisti per organizzare una manifestazione a Jakarta verso la fine del mese. La protesta pacifica si terrà il giorno prima dell' Asian Climate Rally e condivide le stesse cinque domande - tra cui l'immediata cancellazione di tutte le leggi dannose per l'ambiente.
Per maggiori informazioni su XR Indonesia e i loro prossimi eventi, seguiteli su Instagram.
Foto: AMW
Il blocco di Berlino per proteggere gli alberi
5 - 9 OTTOBRE | Berlin, Germany
I ribelli tedeschi hanno protestato contro il progetto di abbattere una foresta centenaria per fare spazio ad una nuova autostrada occupando la compagnia edilizia nazionale responsabile per la costruzione dell'autostrada in questione.
I ribelli hanno circondato il quartier generale a Berlino, bloccando l'ingresso con un'enorme statua di un albero morente e incatenandosi di fronte all'entrata. Alcuni coraggiosi ribelli si sono mostrati a torso nudo per attirare più attenzione mediatica, mentre altri hanno sparato dei razzi per simboleggiare la foresta che brucia.
Il blocco di fronte alla DEGES - la compagnia nazionale tedesca per la costruzione di autostrade.
L'area di foresta più estesa messa in pericolo dalla nuova autostrada è quella di Dannenroder, e i manifestanti hanno costruito case sugli alberi lungo il percorso prestabilito.La foresta ospita alberi bicentenari, animali a rischio di estinzione e un'importantissima riserva idrica regionale. I difensori degli alberi sono stati allontanati, e la costruzione è già cominciata nelle zone circostanti.
Il blocco segna la fine della Ribellione di Berlino, ma non è stata l'unica protesta a fare notizia. Qualche giorno prima, 300 ribelli hanno bloccato l'accesso alle cinque vie attorno al parlamento per diverse ore. Furiosi con i politici tedeschi per aver ritardato l'abbandono del carbone come fonte energetica, i manifestanti hanno chiesto la creazione di una legge contro l'ecocidio per criminalizzare i danni inflitti al clima e all'ambiente.
Ribelli portano gli incendi boschivi nel centro di Berlino mostrandoli sui propri telefoni.
La lobby del carbone è entrata nel mirino quando 30 ribelli hanno occupato gli uffici dell'Associazione Tedesca della Lignite. Altre centinaia di ribelli hanno bloccato la strada di fronte all'edificio, chiedendo trasparenza e presa di responsabilità.
Prima di venire allontanati dalla polizia, i ribelli negli uffici hanno gettato documenti (finti) dalle finestre - un gesto simbolico per condividere informazioni attendibili sugli interessi delle compagnie di combustibili fossili.
Nel corso della settimana, la Ribellione ha raggiunto l'ambasciata brasiliana per amplificare le voci degli attivisti indigeni e ricordare i martiri che hanno perso la vita nella lotta contro la crisi climatica - persone Macarena Valdes, Paulo Paulino and Zezico Guajajara.
Per maggiori informazioni su XR Germania, visitate il loro sito e seguiteli su Twitter.
Polizia armata ferma la Ribellione di Roma
5 - 12 OTTOBRE | Rome, Italy
Ribelli bloccano il quartier generale della compagnia petrolifera ENI.
I ribelli italiani si sono riuniti a Roma per la loro settimana di Ribellione, e il primo bersaglio contro la mancanza di iniziative per combattere la crisi climatica nel paese è stato il governo.
I ribelli hanno cantato, ballato e tenuto discorsi in Piazza San Silvestro. Hanno organizzato un die-in mentre le incantevoli Red Brigade si aggiravano tra di loro.
Quando un gruppo di ribelli si è diretto verso la vicina Piazza del Parlamento per consegnare una dichiarazione ai legislatori sono stati fermati dalla polizia armata, che ha trattato la protesta paficica come un vero e proprio attacco terroristico.
La Ribellione italiana si apre con un po' di sana discobbedienza.
Scossi ma determinati, i ribelli romani hanno usato questa seconda giornata di discobbedienza per concentrarsi sui media. Si sono riuniti di fronte al colosso mediatico GEDI e hanno creato una barricata performativa per sottolineare esempi di greenwashing a opera dei media - per esempio come il giornale di punta della GEDI abbia una sezione "ambientalista" finanziata da una compagnia automobilistica e dalla compagnia petrolifera nazionale, l'ENI!
Anche il quartier generale dell'ENI ha ricevuto una visita dei ribelli. Il blocco davanti ai cancelli della compagnia petrolifera è durato la bellezza di 53 ore, con 60 ribelli determinati a cantare e protestare fino alla fine. Nel frattempo, due ministri della finanza hanno ricevuto una lettera ribelle che esorta il governo a terminare gli investimenti nelle azioni ENI e riconoscere la lunga storia di corruzione e violazione di diritti umani della compagnia.
Ribelli italiani - la nuda verità.
Il penultimo giorno della Ribellione ha visto oltre 400 ribelli riempire l'iconica Piazza dell'Esquilino per mettere in scena 'la nuda verità'. Alcuni coraggiosi ribelli si sono spogliati in pubblico per attirare l'attenzione sul silenzio mediatico nei confronti della crisi climatica.
Dopo la fine della settimana di Ribellione 8 ribelli hanno inscenato un ultimo sit-in sui gradini del Parlamento, spiegando ai politici di passaggio come il pacchetto di stimoli economici per far fronte all'emergenza COVID che era appena stato approvato non teneva conto degli interessi del pianeta.
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Oceani ribelli si sollevano in Spagna
5 - 11 OTTOBRE e 1 - 6 NOVEMBRE | Spagna
In Spagna avanza la marea blu.
La Ribellione spagnola ha coinvolto 14 città nello scorso mese. Le danze sono state aperte con un 'messaggio' urgente per il Dipartimento Ambientale a Madrid. Il messaggio, scritto su un pezzo di legno secco, evidenziava l'avanzare della desertificazione in Spagna.
Online, una vivace diretta Facebook esplorava il potere della ‘Kick(ass)emblea’ (Assemblea Cittadina) di sbloccare la democrazia. Il ‘monumento della corrida’ a Pamplona è stato ri-dedicato per evidenziare i pericoli dell'imminente collasso ambientale.
A Granada, alcuni ribelli hanno bloccato una banca, mentre altri hanno fermato il traffico a Cadice. Ma in tutte le città spagnole, i die-in organizzati dai Medici di XR hanno evidenziato le morti passate, presenti e future causate dal rifiuto del governo di agire.
I Medici di XR contano i costi dell'indolenza di fronte alla crisi climatica.
I ribelli di Madrid sono stati costretti a ritardare il proprio contributo alla Ribellione spagnola a causa di un lockdown regionale, ma sono riusciti a organizzare qualche azione per i primi di novembre.
Per prima cosa, si sono incatenati davanti al Ministero dell'Agricoltura - connettendosi a piante e foglie per mostrare come la biodiversità possa creare una barriera naturale per proteggerci da pandemie come quella di Covid-19. In parole povere, la natura può salvarci la vita.
A seguire hanno creato un'enorme marea blu nella strada principale della capitale per rappresentare come l'umanità stia affondando, come fenomeni metereologici estrei stiano causando migrazioni di massa e come la ribellione stia montando!
Per maggiori informazioi su XR Spagna, potete consultare il loro sito web e seguirli su Facebook.
Una protesta naturale ribelle davanti al Ministero dell'Agricoltura.
La Francia si alza (di 324 metri)!
11 - 18 OTTOBRE | Francia
Foto: Charles Baudry
I ribelli francesi hanno chiamato alle armi il mondo intero all'inizio della loro Ribellione rivelando la loro ultima recluta - nientemeno che la Torre Eiffel!
I manifestanti hanno usato l'iconico monumento per promuovere la Ribellione, e altre nove città francesi hanno risposto alla chiamata. Nel centro di Lille, i ribelli hanno sparso 150 litri di sangue finto, il Ponte Universitario di Lione è stato bloccato e i ribelli di Orleans hanno 'corretto' manifesti pubblicitari consumisti.
Ribelli “si oppongono violentemente” all'arresto secondo la polizia francese.
I ribelli parigini hanno avuto la bellissima idea di organizzare una ‘Lenta Camminata’ , muovendosi lentamente tra monumenti simbolici della capitale per evidenziare come il ritmo frenetico della nostra vita ci impedisce di renderci pienamente conto della distruzione ambientale.
Ma le cose si sono decisamente velocizzate durante una protesta davanti al Ministero dell'Ecologia. I ribelli hano dipinto l'ingresso di verde e bloccato le vie circostanti, incatenandosi e straiandosi sull'asfalto bagnato. La polizia ha reagito con durezza, accusando i ribelli di aver ‘resistito violentemente’ per essere semplicemente rimasti sdraiati. Otto ribelli sono stati arrestati e sei sono stati trattenuti dalla polizia per oltre 24 ore.
I ribelli hanno preso di mira le compagnie edilizie per il loro ruolo nella crisi climatica, con la produzione di cemento responsabile per l'8% di emissioni di CO2. La loro protesta ha bloccato le spedizioni di cemento della fabbrica LafargeHolcim, ritardando i lavori di ampliamento della metro di Parigi.
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XR Libera
Ancora una volta non abbiamo spazio sufficiente per riportare tutte le azioni ribelli degli ultimi mesi. Vi consigliamo di leggere l'edizione completa di XR Unchained per scoprire tutte le bellissime e coraggiose iniziative che non hanno trovato spazio in questa newsletter.
Il mese scorso, un albero di 350 anni considerato sacro dalle comunità aborigene locali è stato abbattuto e portato via per ampliare un'autostrada nello stato di Victoria, in Australia. Il progetto mette in pericolo altri alberi - aiutate a proteggerli.
A Rio de Janeiro, la Foresta di Camboatá ospita un gran numero di specie a rischio di estinzione e rischia di essere abbattuta per fare spazio ad una nuova pista di Formula Uno. XR Brasile sta opponendo resistenza.
\ Foto: Marcio Isensee e Sá
Uno dei cinque ribelli di Sydney accusati di atti osceni per essersi incatenati davanti alla Independent Planning Commission - l'organizzazione che ha approvato il progetto di estrazione di gas e carbone di Narrabri. I ribelli si sono truccati per rappresentare gli incendi che stanno devastando il paese.
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XR Blog Internazionale: nuovi articoli, evviva!
Ogni settimana, il Blog Internazionale di XR si riempie di nuovi articoli che trattano il tema della crisi climatica in modo semplice e diretto per essere facilmente accessibili da tutti! Questi sono alcuni dei nostri preferiti...
Come smettere di finanziare i produttori di combustibili fossili scegliendo una banca etica
La maggior parte delle grandi banche ha uno sporco segreto: i vostri risparmi vengono usati per finanziare progetti legati allo sfruttamento dei combustibili fossili. Questa guida vi mostra passo per passo come riprendervi i vostri soldi.
State cercando di spiegare a qualcuno non direttamente coinvolto con XR l'importanza del nostro lavoro? Questo è per voi! Un articolo che spiega a tutti i non-ribelli perchè dobbiamo agire ora.
C'è ancora speranza: come la Baia di Monterey si è ripresa dal collasso
La storia di come un'unica attivista sia riuscita a trasformare la Baia di Monterey in un'area naturale protetta, nonostante sia morta prima di riuscire a vedere i frutti del suo lavoro.
15 casi di disobbedienza civile (che hanno fatto la differenza)
State protestando, eppure sembra che nulla cambi! Ma la storia ci mostra che abbiamo fatto molti progressi. Ecco 15 esempi di azioni di disobbedienza civile che hanno fatto la differenza!
Scrittori di XR: vogliamo le vostre vittorie!
Per tutti i ribelli! Gli scrittori di XR stanno raccogliendo le vittorie di XR - esempi di azioni di XR che hanno avuto successo. Vogliamo sentire le vostre vittorie, dall'aver cambiato l'opinione di una singola persona alle leggi di uno stato!
Contattateci all'indirizzo xrwins@protonmail.com per maggiori informazioni. Sarebbe fantastico se poteste anche includere la data di fondazione del vostro gruppo XR!
Podcast di XR: economia per il pianeta.
In questo episodio intervistiamo l'economista Kate Raworth, autrice del caso editoriale Doughnut Economics.
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Volete supportare ed entrare in contatto con ribelli provenienti da tutto il mondo? XR Supporto Globale aiuta diversi gruppi di XR a condividere le proprie risorse e offre altre forme di supporto come organizzare raccolte fondi, corsi di formazione etc.
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Vi daremo tutte le informazioni che vi servono per cominciare. Compilate questo breve questionario e aspettate la nostra risposta.
Da leggere
Come butta, ribelli? In quest'edizione, i nostri consigli di lettura sono tutti a tema elezioni presidenziali americane! Quali sono le implicazioni ambientali della presidenza Biden? Green New Deal o la stessa vecchia fregatura? Leggete ribelli, leggete!
Carbon Brief: esperti ambentalisti reagiscono alla vittoria di Biden.\ Naomi Klein: dobbiamo renderci conto di quanto stretto sia stato il margine di vittoria di Biden.\ Chris Hedges: American Requiem\ Il verde sbagliato: la morte inaspettata del green new deal
Grazie
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